UN GIOIELLO ROMANTICO
Nel 1860, E. Ollivier si innamorò di una bastide provenzale tra la spiaggia di Salins e Saint-Tropez, di proprietà della famiglia Martin de Roquebrune, un'antica famiglia tropeana, alla ricerca di un luogo tranquillo lontano dalla frenesia della vita parigina.
Desideroso di farne un "nido familiare" per sé e per la giovane moglie Blandine, figlia maggiore del compositore Frantz Liszt e della scrittrice Marie d'Agoult, trasformò la bastide in un castello. A nord dell'edificio aggiunse un'ala di ispirazione italiana, la Toscana, per il padre Démosthène.
UN LUOGO RICCO DI STORIA
Lasciato in eredità al Conservatoire du Littoral da Annette Troisier de Diaz, sua nipote, il Château de la Moutte e il suo parco sono amministrati dalla città di Saint-Tropez. Luogo incantevole, ornato da un magnifico palmeto, la tenuta di Emile Ollivier è anche un luogo di memoria.
Avvocato, politico e ultimo presidente del Consiglio sotto Napoleone III, Emile Ollivier ha lasciato un'eredità della vita sotto il Secondo Impero. Fervente repubblicano, accettò di entrare in un governo bonapartista per portare avanti le sue riforme liberali.
Uomo di lettere, eletto all'Académie Française nel 1870 al posto di Lamartine, dopo il ritiro dalla vita politica dedicò la seconda metà della sua vita alla scrittura. In questo ambiente tranquillo scrisse i diciassette volumi del suo testamento politico, L'Empire libéral, e intrattenne una fitta corrispondenza con gli intellettuali e le personalità politiche del suo tempo.
Dedicato alle arti maggiori, in particolare alla musica, a immagine e somiglianza del suo illustre proprietario e degli artisti che vi soggiornarono, tutto al Château de la Moutte è un invito alla creazione e all'ispirazione, e testimonia il grande movimento artistico del Romanticismo nel XIX secolo. Questo sito straordinario, classificato come Monument Historique, è senza dubbio uno dei fiori all'occhiello del patrimonio tropeano.
UN ECCEZIONALE PARCO DI DUECENTO ANNI
Su un sito di 4 ettari che ha sostituito i terreni viticoli originari, l'estetica del giardino paesaggistico ha assunto un ruolo centrale, contribuendo alla storia della tenuta. Appassionato di botanica, Emile Ollivier ha trasformato il parco introducendo specie esotiche e trasformandolo in un'oasi lussureggiante di specie multiple.
Eucalipti australiani, specie mediterranee, palme Phoenix e palme da cocco invitano i visitatori a una romantica fantasticheria.
Oggi il parco è anche un santuario per specie protette come picchi e pipistrelli. La cura del giardino favorisce la biodiversità e contribuisce alla conservazione ecologica preservando un intero ecosistema.
UNA DELLE PIÙ IMPONENTI BIBLIOTECHE PRIVATE DELLA FRANCIA
Insieme allo studio di Emile Ollivier, la biblioteca di 4.500 libri è il fulcro del castello.
Sala di lettura e di ricerca, gli imponenti busti di Molière, Napoleone, Lamartine, Socrate, Seneca, Cicerone e Machiavelli coronano solennemente questa biblioteca organizzata sul modello di quelle dei notabili del XIX secolo.
Voltaire, Adolphe Thiers e Machiavelli, tra gli altri, sono affiancati da prime edizioni firmate di Victor Hugo, Alfred de Vigny, Frederic Mistral e Ivan Tourgueniev.
Il museo riflette la sua epoca, ma anche il pensiero di Emile Ollivier e il suo interesse per questi uomini d'arte.