logo-print

Home Sapere tutto su Saint-Tropez Saint-Tropez ed i suoi pittori L'angolo soleggiato delle opere di Jacques Cordier

L'angolo soleggiato delle opere di Jacques Cordier

07/09/2020 (archive)

 

Angolo soleggiato delle opere di Jacques Cordier

Nel cuore della Dolce Vita tropézienne degli anni 60-70, l’artista Jacques Cordier realizzerà le sue opere maggiori, cullato dalla dolcezza della vita di paese e dalla felicità con la moglie, la giovane e bella Simone, che veglia sulla casa di famiglia dell' Hotel de la Ponche.


Fin dalla sua tenera infanzia, Jacques Cordier vive soltanto per la pittura. Gran lavoratore, piuttosto timido e riservato, accetta di seguire i corsi della facoltà di disegno della città di Parigi per rassicurare i suoi genitori, ben sapendo che non farà mai un esercizio. All'alba degli anni cinquanta, accompagna suo padre maggiordomo nella stagione estiva a Saint-Tropez e scopre con meraviglia la sua luce. Nel piccolo villaggio in riva al mare, frequentato da gruppi di intellettuali ed artisti bohemien di Saint-Germain-des-Pres, Jacques dipinge con grande intensità. Le sue prime opere sono inchiostri cinesi che produce in Place de la Ponche e in Rue de la Misericorde "riflettono la sua solida formazione pittore e ne faranno i suoi primi successi" ...

Non possiamo fare a meno di tracciare un parallelo con le opere di Bernard Buffet, ovviamente... Entrambi iniziano all'incirca nello stesso periodo, sernza conoscersi, esponendo le loro opere nei bar e nei ristoranti della capitale ... "Si incontreranno qualche anno dopo a Saint-Tropez "spiega Jean-Paul Monery, curatore del patrimonio e specialista dell' artista.

La felicità ed il colore di Saint-Tropez

Jacques Cordier incontra Simone Barbier (nata Armando) a Saint-Tropez, il colpo di fulmine è immediato, come lei racconterà con poesia nel suo libro Hôtel de la Ponche, un altro sguardo su Saint-Tropez.

Pochi mesi dopo, risponde all'invito di colui che ama e trova l'atelier di Montmartre saggiamente riordinato, "ho ritrovato tutto il mio Saint-Tropez nelle cartelline da disegno dell'uomo che amavo" racconta lei commossa. Il matrimonio sarà celebrato nella chiesetta di Notre Dame de l’Assomption il 26 marzo 1966 « sulla barchetta di mio zio Joseph, le nostre nozze prendono quindi i colori del mare… » contuinua colei che condividerà, per una decina d'anni, « una vita da sogno » con suo marito, tra la capitale e la sua bella casa di Bruyères.

 


A pochi passi dalla Place des Lices e dalla citadelle, l’atelier di Jacques ha trovato il suo posto « sotto la vasta terrazza soleggiata » della residenza della coppia.

 

La felicità ed il colore a Saint-Tropez

Sono finiti i toni cupi ed i "toni tenui" dei primi dipinti dei paesaggi della Sologne o dei porti di Le Havre, come nota Jean-Paul Monory, sotto l'impeto della sua felicità tropeziana, Jacques dipinse acquerelli che lo portarono a colori molto più fluidi. Scopre la luce, i paesaggi si confondono con i colori, lo sfocato, c'è qualcosa di evanescente, una sensazione di grande morbidezza.

Le tele dell'artista sono esposte nella galleria Georges Barry sul porto e alla Ponche, dove Simone accoglie " i collezionisti, i clienti dell' hotel, i turisti che passano vicino la spiaggia, gli amici di Saint-Tropez, l' ambiente è molto caloroso e l' epoca meravigliosa...". Utilizzando la tecnica di pittura al coltello, "sotto l'influenza del sud, le tinte di Cordier cresceranno d'intensità"  …

Le note d'ocra, di giallo e rosso si scontrano con il bianco, il blu della tela per dare vita ad una luce che sa regalare emozione agli occhi ed al cuore. Che si tratti dei bouquet cosi' spesso dipinti o delle scene di spiagge, piazze o porti, dalle opere di Cordier emerge un immenso amore per la vita. Tutto vibra, tutto vive, tutto respira… »


spiega Jean-Paul Monery. Come non sognare guardando « La plage » (1968) o « Les pointus » (1969), che ci ricordano di una Saint-Tropez éternel.

Il 12 décembre 1975, un incidente in macchina porterà via la vita di Jacques Cordier rompendo il cuore di Simone che è al suo fianco. " Soltanto la pittura, la nostra figlia, mi ha riportato in vita. Mi sono resa conto improvvisamente, mesi dopo l'incidente, che i progetti di Jacques dovevano continuare ad esistere" conclude Simone, che ha organizzato diverse mostre in giro per il mondo. Oltre 500 opere di Jacques Cordier sono presenti in tutto il mondo: in Giappone, Svizzera, Italia, Stati Uniti, Inghilterra, Sud Africa…

"Il signor Monery ed io stiamo sviluppando un catalogo ragionato per elencare le opere e contattare i collezionisti, con l'obiettivo di organizzare mostre ed eventi" confida Simone Duckstein che non ha mai smesso di coltivare la memoria di Jacques Cordier esponendo le sue opere deliziosamente poetiche nella cornice solare delle stanze e dei corridoi dell' Hotel de la Ponche, da sempre indirizzo mitico e segreto per gli innamorati di Saint-Tropez.

 

Da leggere 

Hôtel de la Ponche,
Un altro sguardo su Saint-Tropez
Edizioni Cherche Midi 2008


 

Facebook

Instagram

Map

Galleria foto

Video Library

By continuing your navigation, you accept the use of third-party services that may install cookies Personnaliser