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La leggenda Riva

12/07/2017 (archive)

La légende Riva

La légende Riva

Oltre mezzo secolo dopo la sua nascita sulle sponde del Lago d'Iseo, l'Aquarama piccolo principe della Dolce Vita, resta eterno oggetto del desiderio.

Riva

Il 2017 sarà un anno altamente simbolico per la famiglia z Riva. E' appena scomparso il pronipote fondatore di una dinastia di falegnami nautici nata nel 1842. Fino al suo ultimo respiro, l'astuto industriale, che ha fatto passare questo nome alla storia, è rimasto fedele alla sua città natale Sarnico, nel nord Italia, che tanto amava. Il marchio Riva, nel pantheon del glamour italiano, è da sempre oggetti d'invidia. Dopo la vendita al gruppo Rolls Royce, poi ad un consorzio bancario americano, entra a far parte del gruppo del costruttore navale Ferretti ed a sua volta sotto banciera cinese.

Il mondo perde un brillante designer, maestro di uno stile senza tempo, sottolinea Alberto Galassi, amministratore delegato del gruppo Ferretti, in un bellissimo omaggio ad un personaggio discreto, leader del design "made in Italy", che costrui' imbarcazioni di lusso per attori e reali del mondo. Carlo Riva era un visionario, un'avanguardia intelligente, del calibro di Ferrari, Bugatti, due suoi colleghi leggendari che riuscirono a costruire un impero facendo della loro passione un mestiere. Serafino, l'antenato campione del mondo su Racer è senza dubbio all'origine di questa passione per la velocità e le barche. Carlo Riva - ha progettato il suo primo motoscafo a 17 anni, raccolse bene la sua eredità. Proprio come questo progetto di famiglia di cui ha progressivamente preso le redini agli inizi degli anni 50.

Foto 1 - Brigitte Bardot sul suo Aquarama

Un visionario

Sotto la sua guida, la modesta attività artigianale di Sarnico vivrà un notevole boom e fisserà un appuntamento con la gloria. L'uomo è un ingegnere straordinario, dotato di notevoli capacità di innovazione. Al suo attivo, tra gli altri, lo studio di una carenatura più solida e leggera, la realizzazione di un pontile in legno, senza dimenticare il primissimo porto privato al mondo, il porto di Rapallo... Avrà anche l'idea di Costruire una fabbrica sul sito originale per avviare la produzione di massa. Questo è il momento. Nel 1950, l'Europa del dopoguerra aveva sete di modernizzazione, sogni e libertà. In Italia celebriamo la dolcezza della vita, i giri in Vespa, Anita Ekberg e Fellini. Il glamour e lo stile hanno ora una marca che partirà alla conquista del mondo.

Per 15 anni, Carlo Riva, perfezionista illuminato, sublimerà le sue barche a motore per farne dei veri capolavori. Rivoluzioneranno persino il piccolo e chiuso mondo della nautica. Per questi modelli di punta che sono il Florida (1952) Tritone (1953), l'Ariston (1953) o Aquarama (1962), ha progettato ogni vite, ogni timone, ogni panchina ed ha richiesto l'applicazione manuale per le 24 mani di vernice applicate sugli scafi. Velocità, design, comfort... questi piccoli gioielli galleggianti saranno oggetto di continui aggiustamenti e migliorie. Dalla scelta di legni pregiati di mogano e cedro - alcune specie dei quali hanno richiesto diversi anni di maturazione prima dell'uso - fino alle pelli colorate della tappezzeria e finiture interne.


Foto 2 - Carlo Riva con la top model Claudia Schiffer

 

Una silhouette vivace

La barca iconica dei grandi di questo mondo, ambita dal jet-set, rivendica con orgoglio la sua differenza. I suoi prezzi volano quando Maserati, Lamborghini, Gucci ed altri maestri del lusso italiano, firmano collaborazioni su poche serie limitate con motori dedicati o design personalizzato. Infatti, con l'ascesa della sua Dolce Vita, l'Italia prospera è tornata di nuovo al centro della scena. Innova, abbaglia ed arriva fino ad inventare l'arte di vivere al sole..

Quasi 4000 pezzi marchiati con le mitiche lettere, lasceranno la fabbrica, e l'elenco dei proprietari felici rivaleggia con la directory mondana : Brigitte Bardot certo, Aristote Onassis, Sean Connery, il Prince Rainieri, Gianni Agnelli, Shah d’Iran, Ted Kennedy, Kirk Douglas, Liz Taylor… e la più bella di tutte, specificherà con ammirazione Carlo Riva, la sua amica, l'attrice Sophia Loren. In futuro le produzioni Riva si sono piegate all moderne tecnologia. Se la silhouette slanciata ha conservato la sua eleganza, le botteghe del passato, riservate alla sagomatura del legno, hanno chiuso i battenti. Gli scafi sono ora realizzati in vetroresina,ma la passione, la precisione ed il know how sono rimasti intatti.


Foto 3 - il Riva

« Mio padre adorava venire in barca fino a Saint-Tropez.

In prima linea nei miei ricordi d'infanzia, la Plage des Jumeaux, il dottor Alain Moreu era il suo dentista ed amico, e la bouillabaisse Chez Camille… » ricorda Lia Riva.


Foto 4 - Carlo Riva e sua figlia Lia

 

Di fatto, con la fine della loro produzione, le Runabout, nome corretto delle originali barche in legno, testimoni di un' epoca passata per sempre, sono diventate oggetti da collezione. Non è raro impiegare fino a 3.000 ore di lavoro per una ristrutturazione identica all'originale o addirittura per una ricostruzione totale . Ogni due anni, vicino a Monaco e a Saint-Tropez, vediamo in lontananza queste eleganti silhouette che si muovono con grazia sulle acque limpide... Appuntamento con il passato, il Riva Trophy è un prestigioso evento curato da collezionisti nostalgici ed appassionati.

La giornata che rende omaggio al piccolo principe della Dolce Vita, è organizzata attorno ad un pranzo sulle isole di Lérins ed una serata di festa sulla spiaggia des Jumeaux. Sulle coste francesi ed italiane, la leggenda è ancora legata direttamente o indirettamente alla famiglia Riva, che perpetua l'esperienza ed il know-how acquisiti in decenni. il nipote di Carlo Riva Anselmo Vigani, siede nel consiglio di amministrazione di RAM e sovraintende i laboratori. Dalla sua creazione nel 1956 , la famosa Riva Assistance Motors Boat, allestita nei pressi del cantiere di Sarnico dallo stesso costruttore italiano, funziona ancora come un laboratorio d'eccellenza. La sua missione primaria è quella di rinnovare ad arte, i vecchi modelli in mogano, di cui ci sono solo 3.000 esemplari vintage presenti sul pianeta.

Foto 5 - La famiglia Riva davanti gli stabilimenti a Sarnico


© Articolo Saint-Tropez Tourisme - 2017
Riva

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