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60 anni di storia di Pampelonne a Ramatuelle

12/10/2021 (archive)

Da oltre 60 anni, questo luog sublime, circondato da vigne e pinete é una delle mete favorite da artisti e personalità famose in villaggiatura a Saint-Tropez Ritorno sulle più belle immagine di relax, festa e cinema di questo luogo paradisiaco…

Welcome to the Paradise

Se durante i ruggenti anni 20, la Costa Azzurra si è affermata come luogo di villeggiatura della borghesia e delle elite, la baia di Pampelonne che va dal Pinet a Cap Camarat, è un luogo selvaggio ed un po' ostile dove si avventuravano solo i cacciatori locali. Tahiti beach, il primo ristorante del sito, che prende il nome dal titolo del film del 1937 girato in loco "Aloha, la canzone delle isole", è un miraggio in questo paesaggio da fine del mondo.


Fu solo molto più tardi, all'inizio degli anni '50, che il suo visionario proprietario costrui' un impero (spiaggia, hotel, ristorante, negozi, ecc.) Durante i suoi cinquant'anni di attività, ebbe l'idea di posizionare una decina di lettini da spiaggia per aumentare il comfort dei proprio clienti.

LA BOHÈME AL SOLE
Il 15 agosto 1944, gli americani sbarcano nella baia di Pampelonne. L’operazione Dragoon, guidata dal Général Patch, è un successo! Pochi anni dopo, gli artisti di Saint-Germain-des-Prés, Françoise Sagan, Juliette Gréco, Roger Vadim, Boris Vian, si innamorano, espadrilles ai piedi, della penisola di Saint-Tropez, vivendo di romanzi, poesia, risate, sole, bocce e bagni nelle limpide acque della baia. Su questa sabbia, ancora poco frequentata, nacquero altri due stabilimenti divenuti ormai celebri, Moorea nel 1952 e Club 55, tre anni dopo.


Creato da Geneviève e Bernard de Colmont, un rinomato etnologo, che si è distinto durante la sua fantastica spedizione in kayak sui fiumi Green e Colorado nel 1938, la piccola capanna accoglie la troupe cinematografica del film Et Dieu créa la femme. L'attrice principale ha solo 19 anni e trascorre tutte le vacanze con i suoi genitori e sua sorella nella loro casa delle vacanze a Saint-Tropez, non è ancora una star, si chiama Brigitte Bardot…

 

Sotto la guida del suo ambasciatore Patrice de Colmont, padre della Nioulargue, principe contadino del Château de la Mole e difensore dell'agroecologia, il Club 55 rimane oggi una casa di famiglia che ha coltivato l'arte dell'accogliere bene nello spirito dell'eleganza del suo creatore, "qui il cliente non è re perchè è un amico" è più che un motto è una vera filosofia, che tutti i clienti devono condividere (fino a 800 coperti giornalieri in piena stagione) siano essi i grandi di questo mondo, re, statisti, uomini d'affari, star internazionali, signori o signore di tutto il mondo…


GLI ANNI DELL'INSOUCIANCE - PIEDI NELLA SABBIA
Pampelonne è anche il luogo di festeggiamenti che faranno la storia ! Da quelli dell'Epi Plage degli anni '60 ritrovo estivo dell'Epi Club di Saint-Germain-des-Prés dove ballavano a piedi nudi BB, Annabel Buffet, Françoise Sagan, alle docce di champagne della chiassosa Voile Rouge di Paul Tomaselli, indirizzo preferito della jet set e belle ragazze, primo beach club di Pampelonne e primo a sdoganare il topless dal  1967 ! Le eccentricità più folli come "Il ballo di Versailles", la festa in costume più costosa dell'epoca (10 milioni di franchi o 1,5 milioni di euro) che il principe di Lignac preparo' il 23 luglio del 1988 sulla sabbia del Coco Beach per il suo 70esimo compleanno, o le serate glamour con l'elite della moda e del cinema organizzate per i compleanni della top model Naomi Campbell, sotto i raggi del sole del Niulargo negli anni 2000... Pampelonne ha avuto notti belle come i suoi giorni ed ancora continua oggi intorno ai bar e sulla pista da ballo del Nikki Beach, Moorea, Bagatelle e Shellona…

IL CINEMA, L’ARTE E IL GLAMOUR
IN SPIAGGIA

La bellezza della spiaggia di Pampelonne ovviamente non è sfuggita all'attenzione dei registi che hanno scelto le sue spiagge assolate per girare le scene principali dei loro film. Se il famoso Et Dieu créa la Femme di Roger Vadim, girato nel 1956, ha ampiamente contrubuito a trasmettere al mondo intero la magia di Pampelonne e la bellezza di Brigitte Bardot, la cornice lussureggiante del quartiere Pinet e la lunga spiaggia di Tahiti è un lontano preludio ai successi degli anni '60, dal Saint-Tropez Blues con "la ragazza dagli occhi d'oro" Marie Laforêt, al classico la Chamade (dal romanzo di Françoise Sagan) dove Catherine Deneuve più solare che mai, riposa sotto gli ombrelloni arancioni dell'ormai famosa casa della famiglia Palmari. Due decenni dopo, nel 1984, la bellezza insolente della giovane Valérie Kaprisky è stata rivelata su queste stesse latitudini arancioni dal successo commerciali e della critica dell' "anno della medusa", che ha celebrato Pampelonne come un paradiso estivo di piaceri molto prima dell'anno 2000, anno delle riprese di un altro numero uno al botteghino, La Vérité si je mens, girato sulla terrazza della Plage des Jumeaux.


La serie dei Gendarmes, apprezzata dalle famiglie, trasmette l'eleganza delle lunghe spiagge sabbiose di Pampelonne in tutta Europa e le immagini delle cacce cult ai nudisti che fanno ridere a crepapelle gli spettatori! Pampelonne è sempre riuscita nella sfida di sedurre tutte le generazioni !

 

Nel corso degli anni, artisti e prestigiosi organizzarori d'eventi, hanno scelto Pampelonne per promuovere i loro eventi. Dall' "àrt à la plage" lanciata nel 1994 dal collezionista Enrico Navarra alla plage des Jumeaux di Jean- Claude Moreu, alla spiaggia partner del Festival di  Ramatuelle, a rinomate mostre internazionali, la creazione ha trovato il suo nirvana inondato di questa luce eccezionale. Nel tempo, tutti questi artisti hanno, ciascuno a modo suo, contribuito a forgiare lo spirito di Pampelonne…


LO SPIRITO DI PAMPELONNE
Roland Bruno Sindaco di Ramatuelle dal 2001 « Lo spirito di Pampelonne è una sottile alchimia. C'è ovviamente, il genio degli operatori balneari, alcuni sono li da moltissimo tempo, altri molto più giovani e che hanno portato anche nuove conoscenze, metodi ed idee. C'è anche la bellezza del luogo ed anche questo è fondamentale. Un magnifico vigneto, una spiaggia selvaggia, uno degli ultimi ambienti dunali del Mediterraneo occidentale, specie vegetali estremamente rare, e le dinamiche della sabbia, gli effetti dei cambiamenti climatici, l'innalzamento del livello del mare, le tempeste... Per salvare "lo spirito di Pampelonne" dobbiamlo prenderci la briga di considerare tutto questo e salvarlo..."

Patrice de Colmont, proprietario del Club 55 e consigliere comunale di Ramatuelle « Molte persone importanti e famose da tutto il mondo associate ad una popolazione di vacanzieri più tradizionale si incontrano ogni anno sulle sabbia di Pampelonne in stabilimenti riconosciuti per la loro grande diversità.Pampelonne deve rimanere quello che è diventata nel corso dei decenni soprattutto la memoria del sito non deve essere cancellata. Dobbiamo mantenere ed incoraggiare la diversità dell'offerta preservandone il carattere e l'ambiente che lo circonda...Le persone che danno vita al sito devono rimanere artigiani indipendenti e non amministratori anonimi che variano a seconda dell' umore degli azionisti... Mio padre mi diceva sempre: in questo posto eccezionale, che è la spiaggia di Pampelonne, la tua immaginazione puo' andare molto lontano ma devi agire sempre nel rispetto del luogo e dei suoi abitanti... »

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